è sempre quello il posto in cui parcheggio e scendo, vicino a quel negozio di ferramenta dal quale mi rifornisco di materiale per realizzare le mie opere; “ciao mi serve lo stucco in polvere nel sacco da 5kg” ciao Gianni,” lo trovi sempre allo stesso posto  sotto allo scaffale nell’altra stanza. Bene così mi avvio in quel luogo che ha una sua magia per le tantissime cose che ci puoi trovare, attrezzi, macchinari e materiali con i quali potresti ricostruire il mondo intero. Prendo le mie cose mi avvio con una certa fretta nel mio laboratorio, percorro i soliti 6 km ed eccomi arrivato. Il rituale è sempre lo stesso, mi cambio con abiti da lavoro e mi avvio nella stanza, nel mio laboratorio. Entro e alla mia sinistra ci trovo il mio radione con pennetta usb inserita e schiacci start. In questa chiavetta ho un universo musicale, ma la scaletta è sempre la stessa, il primo pezzo è Money dei Pink Floyd. Così prendo le forbici e apro il sacco dello stucco, poi prendo il solito contenitore e ne verso un po, poi acqua e spatola con la quale iniziare ad amalgamare il tutto. 5 minuti nei quali non so se mi sento più artista, pasticciere o operaio; davanti una infinità di kuori in polietirene che inizio a ricoprire di stucco, e 1 poi 2 poi 3 fino a quando le forze mi reggono e la musica mi accompagna. E’ passata quasi un’ora, ed i primi realizzati iniziano ad asciugare, così passo a dipingerli sempre che i colori non si ribellino ed inizino a mordermi. Sono passate due ore e dai pink Floyd siamo passati a Mozart e agi ACDC. Ho un’attimo di esitazione e penso, ma più che raccontare, non era meglio fare un video?