Se vi sentite insoddisfatti, allora ringraziate il vostro Dio, poiché è proprio questo stato d’animo a muovere ogni nostra energia, profusa alla ricerca di nuove cose, nuove soluzioni, nuove strade e nuovi obiettivi. Spesso mi soffermo a pensare che non sono mai soddisfatto di quello che faccio, neanche di quello che ho già fatto e forse di quello che farò. Si può chiamare ossessione? Magari si, magari no. Fosse ancora vivo Steve Jobs, gli avrei voluto chiedere, ” sei soddisfatto di quello che hai fatto “? Probabilmente mi avrebbe detto di NO. Questo stato d’animo che spesso accompagna chiunque si cimenti nella vita in qualcosa che assomigli ad una sfida, è il vero motore che ci induce a cercare sempre nuovi percorsi, nuove strade, nuovi obiettivi. Il bello dei social è che in qualche modo ti mostrano in modo molto superficiale, gli stati d’animo altrui; così ti capita di leggere, ” oggi ho fatto qualcosa di straordinario “, oppure, ” venite a vedere cose mai viste “, e ti chiedi, forse questi sono esempi di persone soddisfatte, che hanno raggiunto il loro obiettivo e ne sono fieri. Non credo capiterà mai a me di poter fare affermazioni del genere, sono destinato alla insoddisfazione perenne, per fortuna. L’insoddisfazione è un po’ come demolire se stessi, ma è la spinta a ricostruire nella speranza di raggiungere nuovi obiettivi, approdi diversi, con la sola speranza che questo approccio non diventi una ossessione. buon kuore a tutti.
L’arte è ossessione.
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